Nel 2008 il Consiglio di Stato ha valutato la situazione idraulica del fiume Brenno a valle della confluenza del riale Vallone, in particolare per quanto riguarda la problematica del trasporto solido. La necessità di valutare approfonditamente la situazione idraulica del Ponte Vecchio è nata dalle esperienze fatte sul torrente Aa, situato nei pressi di Engelberg. Lo studio che ha potuto tener conto degli ultimi rilievi del fiume Brenno compiuti nell’estate del 2009 ha permesso di quantificare in modo affidabile il rischio dovuto ad esondazioni del Brenno nella tratta a valle della confluenza del riale Vallone fino alla foce del Ticino. A causa delle tracimazioni a partire da eventi centenari, nella zona del Ponte Vecchio come pure in alcune depressioni del terreno più a sud (per esempio sottopassaggi) il rischio è da medio ad elevato. Particolarmente critica è la situazione nelle immediate vicinanze degli argini dove in zona Ponte Vecchio sussiste il rischio della formazione di una breccia. Il deficit di protezione deve essere eliminato con misure di protezione. Sulla base delle conclusioni del documento, il Dipartimento del Territorio ha concluso a fine 2010 gli accertamenti e l’allestimento del Piano delle zone soggette a pericoli naturali sul territorio del Comune di Biasca, al quale fa riferimento il presente progetto.
Nel 2012 il Municipio ha dato un mandato per l’esecuzione del progetto di massima per l’innalzamento degli argini del fiume Brenno in zona al Ponte. Le basi di progettazione sono caratterizzate dalla scelta dell’impostazione di una fuoriuscita controllata in sponda destra. Con questa scelta è possibile gestire al meglio le situazione di sovraccarico: le aree soggette a rischio residuo di alluvionamento e danni al patrimonio sono eliminate dalla sponda sinistra (comprensorio maggioritario) e limitati alla sponda destra. Quanto precede è in sintonia col principio di protezione differenziata sostenuto dalla Confederazione.
A questo proposito si ringrazia il Municipio di Pollegio per la disponibilità dimostrata nello sviluppo del progetto. Si sottolinea che per ambedue le sponde, Biasca e Pollegio, viene garantita una sicurezza contro una piena centenaria (HQ 100) in una situazione con depositi di legname contro le pile del ponte. L’argine lato Pollegio sarà realizzato con un innalzamento massimo di 60 cm, mentre per quello lato Biasca è prevista una maggiore altezza di 100 cm, finalizzati a garantire la tracimazione sulla sponda destra in caso di eventi eccezionali.
Tra il ponte FFS ed il Ponte Vecchio saranno adottati accorgimenti tecnici, oltre all’innalzamento degli argini, che permetteranno di ridurre le cause della formazione delle esondazioni, quali ad esempio gli effetti diga a monte dello ponte stesso.
Il messaggio completo può essere consultato sul sito internet www.biasca.ch