Il Municipio di Biasca contrario a espropriazioni e inquieto di fronte all’ipotesi di un blocco decennale del suo sviluppo territoriale ed economico

Pubblicato il

26.03.15

Il Municipio di Biasca prende atto con viva preoccupazione dei nuovi elementi relativi ai piani del Consiglio federale sulla costruzione di una cosiddetta “autostrada viaggiante” nel contesto del risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo emerse durante un recente dibattito al Consiglio degli Stati1 . Reitera la sua più ferma opposizione all’ipotesi di realizzare sul suo territorio una “provvisoria” stazione di carico/scarico per la cosiddetta “strada viaggiante” di camion necessaria qualora dovesse essere respinta in referendum la proposta di risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo decisa dalle autorità federali. Chiede che la Confederazione coinvolga da subito i Cantoni e i Comuni direttamente toccati da questi progetti, affinché possano essere identificate soluzioni alternative tramite il dialogo, e senza dover ricorrere alla minaccia di espropriazioni.


Contrariamente a quanto risaputo fino a ora, i pregiati sedimi di fondovalle sui quali verrebbero realizzate stazioni di trasbordo potrebbero essere bloccati per oltre un ventennio, e non solo fin verso il 2025 come previsto. Il recente dibattito nel Consiglio degli Stati ha infatti permesso di appurare che sia la procedura decisionale politica che la procedura d’approvazione dei piani necessiterà di tempi più lunghi rispetto a quelli preventivati fino ad ora. Su questo sfondo i piani di riassetto territoriale e di rilancio economico del Comune di Biasca in preparazione da tempo per la tanto attesa fine del cantiere NTA, verrebbero di fatto vanificati. I terreni resterebbero bloccati per una intera generazione senza alcuna prospettiva di sviluppo. In contropartita, il Comune non avrebbe che rumori, polveri, emissioni e pericoli dovuti alla circolazione di camion fino a 750'000 all’anno, anche negli orari notturni, eccezione fatta per qualche posto di lavoro a basso valore aggiunto e senza prospettiva di durabilità nel nuovo terminale di trasbordo per mezzi pesanti.


Il Municipio ha inoltre preso atto con indignazione del fatto che le autorità federali stanno già sin d’ora ipotizzando il ricorso agli strumenti dell’espropriazione per assicurare la disponibilità dei terreni necessari per la costruzioni di questi immensi terminali. Il Municipio reputa che sia preferibile tentare di trovare soluzioni condivise tramite il dialogo e invita il Consiglio federale a collaborare con i Cantoni e i Comuni direttamente toccati da questi progetti nell’intento di trovare soluzioni condivise. Non può che reiterare la sua più ferma opposizione all’ipotesi di espropri per la costruzione di “provvisorie” stazioni di carico e si riserva il diritto di far capo a tutti i mezzi legali necessari per ostacolare questa eventualità.


Il nostro Comune già ora assume tutti i fardelli legati al fatto di essere situato lungo un asse di transito stradale e ferroviario Nord-Sud d’importanza nazionale e internazionale. Ha inoltre generosamente ospitato per anni uno dei cantieri più importanti per il nostro Paese degli ultimi decenni. Mal capisce se ora dovesse ritrovarsi nella situazione di veder svanire per altri vent’anni interessanti prospettive di sviluppo a causa di una proposta di risanamento stradale che il Consiglio federale stesso ha qualificato di poco sostenibile tecnicamente e dal profilo della sicurezza nonché oltremodo svantaggiosa finanziariamente2 .


Il Municipio propone l’abbandono del progetto così come proposto e che sia privilegiata una soluzione che preveda il carico dei veicoli pesanti nelle zone di frontiera. Questa soluzione, che il Municipio invita caldamente a studiare, permetterebbe di risolvere il problema del traffico dei veicoli pesanti in altre zone del Cantone come ad esempio il Mendrisiotto e il Luganese, dove la mobilità è attualmente sempre più difficoltosa e di rispettare ancora maggiormente gli intendimenti alla base della creazione del progetto AlpTransit.

 

1)Vedi verbale del dibattito di lunedì 16 marzo 2015 relativo all’interpellanza Lombardi 14.4281:

http://www.parlament.ch/ab/frameset/f/s/4917/460679/f_s_4917_460679_460844.htm

 

2)Vedi Factsheet dell’USTRA del 18 novembre 2014:

http://www.astra.admin.ch/themen/nationalstrassen/04656/06132/index.html?lang=it&download=NHzLpZeg7t,lnp6I0NTU042l2Z6ln1ah2oZn4Z2qZpnO2Yuq2Z6gpJ

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