Mostra in Casa Pellanda

Pubblicato il

17.10.14

Il Municipio di Biasca comunica che 24 ottobre 2014 vi sarà l’inaugurazione della mostra dedicata a


Gianfranco Bonetti (1947-2007)
Da Grünewald alla grande Triade testoriana: Giacometti, Bacon, Varlin


Giovanni Bianconi (1891-1981)
Silografie dalla “Donazione Giovanni Bianconi”
(Collezione Città di Locarno – Pinacoteca comunale Casa Rusca)
Le silografie sono esposte nelle sale 3 e 4 al piano terra e nelle 3 sale al 1°piano

 

 

 

La mostra e l’edizione sul pittore e incisore Gianfranco Bonetti (1947-2007), vogliono focalizzare alcuni aspetti finora poco considerati dell’artista, ma che si sono rivelati determinanti nella sua opera. L’arco temporaneo si estende da Grünewald, uno dei maggiori pittori del Rinascimento tedesco, a tre grandi artisti figurativi del Novecento: Giacometti, Bacon, Varlin, definiti da Giovanni Testori come ”la grande Triade”. Bonetti nutrì una particolare ammirazione per questi artisti, ne sono la testimonianza i ritratti loro dedicati ed eseguiti da fotografie che vedeva riprodotte nei cataloghi, libri d’arte, riviste, ecc. Tra questi vi è un interessante disegno a penna, tratto da una fotografia di Cartier-Bresson che mostra Varlin mentre cammina su un prato a Bondo, con un raccoglitore sotto braccio alla ricerca di un angolo di paesaggio da ritrarre. Nella fotografia Varlin è colto di spalle, il volto non si vede, ma nel disegno di Bonetti ecco che il volto guarda verso di noi, ma non è quello di Varlin, bensì quello dello stesso Bonetti. Di questi, e altri artisti, Bonetti ne studiò le opere, non solo visitando musei e gallerie, ma attraverso lavori pittorici. Tra questi spiccano alcuni notevoli dipinti, oltre a piccole carte e puntesecche, nelle quali Bonetti guarda alla straordinaria e terrificante Crocifissione di Colmar, del Grünewald, un capolavoro senza pari.


La seconda mostra, in contemporanea a quella su Bonetti, propone l’opera silografica di Giovanni Bianconi (1891-1981), considerato, oltre a un validissimo artista, una vera e propria memoria storica del Ticino rurale. Silografo, pittore, poeta in dialetto, etnografo, Bianconi, anche attraverso le sue straordinarie silografie, ci mostra una realtà del Ticino che appare a noi lontanissima. Studiò all’Accademia di Belle Arti di Stoccarda, dove venne a contatto con l’espressionismo, evidente soprattutto nella sua prima opera silografica. Col tempo però Bianconi sentirà l’urgenza di documentare quel mondo rurale e contadino al quale apparteneva, le sue opere diverranno così maggiormente descrittive, passerà dal legno di filo, che invita l’artista a incidere con una maggior libertà espressiva, a quello di testa, che permette di realizzare immagini più precise e descrittive: in queste opere è già evidente l’interesse di Bianconi per l’etnografia, preannunciano l’abbandono della silografia per la fotografia, che gli permette di documentare con maggior velocità i soggetti che lo interessano. Sono alcune migliaia le fotografie scattate da Bianconi, di tutte le regioni del Ticino, documentano le varie tipologie di costruzioni rurali presenti sul territorio.


La mostra si terrà nella Casa Cavalier Pellanda a Biasca e resterà aperta fino al 25 gennaio 2015 con i seguenti orari di apertura: mercoledì, sabato, domenica e festivi 14.00-18.00; venerdì 16.00-19.00.


Si segnala inoltre che la mostra con le silografie di Giovanni Bianconi viene estesa presso la Bibliomedia della Svizzera Italiana, via Lepori 9 a Biasca con i seguenti orari di apertura:
lunedì-venerdì 8.30-11.30 / 13.30-17.00.


Il 25 ottobre 2014 alle ore 20.30 si terrà presso la Bibliomedia della Svizzera Italiana, via Lepori 9 a Biasca una serata dedicata alla poesia in dialetto di Giovanni Bianconi. Interverranno il prof. Sandro Bianconi e Riccardo Tiraboschi.


Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste al signor Marco Gurtner, addetto culturale (tel. 091/ 743.32.44 oppure 091/862.30.31 o via mail cultura@biasca.ch).